La nuova vita di Irene Pivetti: dopo aver servito lo Stato, ora, lavora in una mensa

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«Mi hanno distrutto ed azzerato la società. Ora servo alla mensa per mille euro al mese», confida Irene Pivetti, ex esponente del Carroccio, parlamentare e imprenditrice.

La 59enne volta pagina e inizia una vita tutta nuova dopo l’indagine per evasione fiscale e il sequestro di 3,5 milioni di euro. Ma Irene Pivetti non si lamenta. Abita in un dormitorio e non può neanche permettersi la macchina, eppure, afferma che la sua attuale quotidianità è gratificante!

Irene PivettiL’ex parlamentare e imprenditrice Irene Pivetti si presenta in una veste tutta nuova. La sua vita è totalmente cambiata ma lei, serenamente, la descrive così: «Da metà ottobre coordino il ristorante Smack, una mensa sociale del centro sociale di Via Tazzoli a Monza. E abito nel dormitorio adiacente: è più comodo perché non ho l’auto. E poi non potrei permettermela“. A 59 anni, dunque, Irene Pivetti si è rimessa in gioco, raccogliendo i pezzi della sua vita con dignità dopo l’indagine per evasione fiscale e il relativo sequestro di 3,5 milioni di euro.

L’HANNO PRIVATA DEI MEZZI DI SUSSISTENZA

«Sono una indagata, non sono neppure rinviata a giudizio. – sottolinea Irene PivettiPerò queste cose innescano dei processi mediatici devastanti, la banca ti impedisce di fare qualsiasi cosa. Diventa un inferno. All’improvviso frana tutto ciò che hai fatto nella tua vita. E di colpo sei un criminale». E i problemi iniziano proprio per via dell’azzeramento della società, distruggendo così tutto quello che in anni aveva costruito. Irene Pivetti, confida, è lì che aveva tutti i suoi beni. «Hanno avuto la buona idea di privarmi dei mezzi di sussistenza, ma fa niente».

Irene PivettiATTENDE SOLO CHE LA GIUSTIZIA FACCIA IL SUO CORSO

Senza andare a elemosinare nulla in virtù dei fasti e del “potere” dei bei tempi andati, con discrezione, Irene Pivetti si è rimboccata le maniche e, ora, è di nuovo al timone della sua vita, facendola andare avanti contando unicamente sulle sue forze. Sudando, ma con la libertà di procedere nella direzione che vuole, si ritiene dunque molto fortunata. «Mi mantengo con i mille euro mensili che mi dà la cooperativa sociale per il lavoro che svolgo alla mensa. Ma non mi lamento. Non è questo il problema. C’è gente che non ha neppure quelli. La vita che sto facendo è molto gratificante». E per quanto riguarda l’indagine che la riguarda, Irene Pivetti è serena con la sua coscienza. Per questo sta semplicemente aspettando che la giustizia faccia corso, seppur con i suoi tempi. «Mi hanno consigliato di ammettere qualcosa. – conclude Irene Pivetti –Ma io non ammetto niente, perché non ho fatto niente. Ho tutto il tempo della mia vita, e anche dopo, perché si chiarisca come sono andate le cose».

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A cura di Laura Farnesi

Una vita piena di bollicine a tutti!

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